Gabriel Garko, l’attore italiano ben noto per il suo ruolo in “Honor and Respect”, ha recentemente rivelato di aver attraversato periodi molto bui nella sua vita, al punto da rischiare la morte. In un’intervista rilasciata a “Le Iene”, Garko ha parlato apertamente della sua lotta contro la depressione e di come quest’ultima lo abbia portato sull’orlo del baratro. “Sono andato vicino alla morte”, ha ammesso l’attore, aprendosi come mai prima d’ora.
Il viaggio di Garko attraverso la depressione
Garko ha raccontato di aver iniziato a soffrire di depressione dopo essere diventato famoso. La pressione di essere sempre al centro dell’attenzione, le aspettative dei fan e l’incessante bisogno di dimostrare il suo valore lo hanno lentamente consumato. “Mi sentivo solo, nonostante fossi circondato da tante persone”, ha detto l’attore. Ha cercato aiuto in terapia, ma ha ammesso che ci sono stati momenti in cui la sua lotta sembrava insormontabile. “Ci sono stati momenti in cui ho pensato di non farcela”, ha confessato Garko.
Il momento più buio: “Sono andato vicino alla morte”
Garko ha parlato di un periodo particolarmente buio della sua vita, in cui la depressione lo ha quasi portato alla morte. “Mi sono ritrovato in ospedale, ho rischiato di morire”, ha rivelato l’attore. Non ha fornito dettagli specifici su cosa sia realmente accaduto, ma ha sottolineato quanto fosse grave la situazione. “È stato il momento più buio della mia vita”, ha detto Garko, aggiungendo che è stato un vero e proprio campanello d’allarme per lui.
La rinascita di Garko: un messaggio di speranza
Nonostante i momenti difficili, Garko ha voluto condividere la sua storia per inviare un messaggio di speranza a coloro che potrebbero trovarsi nella stessa situazione. “È possibile uscire dal tunnel della depressione”, ha detto l’attore. Ha parlato della sua rinascita, del suo ritorno alla vita e di come sia riuscito a superare la sua lotta contro la depressione. “Oggi sono una persona diversa, più forte”, ha affermato Garko, sottolineando l’importanza del supporto dei suoi cari e della terapia nel suo percorso di guarigione.