Ascolta, ho una notizia importante da darti. Sai l’assegno di inclusione, quello strumento economico che aiuta tante famiglie in difficoltà? Ebbene, ad aprile alcune di queste famiglie potrebbero ritrovarsi senza. Non preoccuparti, non è un caso perso, ci sono modi per evitarlo. Ma prima di tutto, cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando e chi è a rischio.
Assegno di inclusione: cos’è e chi è a rischio
L’assegno di inclusione, per chi non lo sapesse, è un sostegno economico destinato alle famiglie con figli minori che si trovano in una situazione di povertà. Non è un regalo, ma un diritto. In Italia, purtroppo, ci sono molte famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese e questo assegno rappresenta un aiuto concreto. Però, c’è un però. Ad aprile, alcune di queste famiglie potrebbero perdere questo assegno. Perché? Perché sono quelle famiglie che hanno presentato la domanda di assegno di inclusione nel 2020 e che, quindi, vedranno scadere il diritto ad aprile di quest’anno.
Cosa fare per non perdere l’assegno di inclusione
Adesso arriva la parte interessante. Come si può fare per non perdere questo assegno? Semplice, bisogna rinnovare la domanda. Sì, hai capito bene. La domanda di assegno di inclusione non è una cosa che si fa una volta per tutte. Bisogna rinnovarla ogni anno. E questo è il momento giusto per farlo. Non aspettare l’ultimo minuto, non si sa mai che cosa può succedere. Meglio prevenire che curare, no? Quindi, se sei tra quelle famiglie a rischio, corri ai ripari. Rinnova la domanda e assicurati di non perdere questo importante sostegno economico.
Quali sono le scadenze da rispettare
Ora, parliamo di date. Quali sono le scadenze da rispettare? Beh, dipende. Se hai presentato la domanda nel 2020, la scadenza è ad aprile di quest’anno. Se invece l’hai presentata nel 2021, la scadenza sarà ad aprile del prossimo anno. In ogni caso, il consiglio è sempre lo stesso: non aspettare l’ultimo minuto. Rinnova la domanda il prima possibile e assicurati di avere tutti i documenti necessari. Non dimenticare che l’assegno di inclusione è un diritto, ma bisogna fare la propria parte per ottenerlo.