Avete mai sentito parlare della timilia? Se la risposta è no, non vi preoccupate, non siete i soli. Questo grano antico, conosciuto anche come Triticum durum, è stato a lungo dimenticato, ma sta lentamente facendo ritorno nelle nostre cucine grazie alle sue notevoli proprietà. Questa pianta resistente e facile da coltivare, che può crescere anche in condizioni di terreno e clima sfavorevoli, produce chicchi ambrati e sottili. Ma perché, nonostante queste ottime caratteristiche, la timilia è così poco conosciuta? Scopriamolo insieme.
Un grano antico dimenticato
La timilia, nonostante la sua resistenza e facilità di coltivazione, non è molto popolare. Il motivo principale è la bassa richiesta da parte delle grandi aziende. Infatti, la lavorazione dei chicchi di timilia per ottenere la farina integrale di colore grigiastro, ricca di proprietà nutritive, ma meno attraente per l’industria alimentare moderna che predilige farine più bianche e raffinate.
I benefici della timilia
La timilia, tuttavia, ha molto da offrire dal punto di vista nutrizionale. Essendo una farina poco lavorata, è ricca di proteine, con quasi 14 grammi per ogni 100 grammi di prodotto. Inoltre, ha un basso indice glutinico, il che la rende più facile da digerire rispetto alla farina classica. Tra le vitamine presenti, spiccano le vitamine del gruppo B, importanti per la prevenzione di malattie cardiovascolari, della pelle e neurologiche. La timilia è anche una buona fonte energetica e di minerali essenziali come zinco, ferro, fosforo, potassio, sodio e calcio.
Usi culinari della timilia
Sebbene la timilia possa essere un po’ difficile da trovare, vale la pena di cercarla per i suoi benefici nutrizionali e per il suo gusto unico. In Sicilia, ad esempio, viene usata per preparare il pane nero di Castelvetrano, un prodotto tipico dall’aroma inconfondibile e dal colore scuro. Ma la farina di timilia può essere utilizzata anche per preparare biscotti, dolci e altri prodotti caserecci. Insomma, la timilia è un grano antico che sta lentamente tornando alla ribalta, e che tutti dovremmo iniziare a riscoprire.