Tumore ovarico: un sintomo spesso ignorato che può fare la differenza
Il tumore dell’ovaio è un nemico silenzioso che molte donne tendono a sottovalutare. Questa patologia, che colpisce gli organi femminili di dimensioni simili a una grossa mandorla, può avere origine da diversi tipi di cellule, ma la maggior parte delle volte si tratta delle cellule epiteliali. Nonostante la percentuale di sopravvivenza sia del 40%, la diagnosi precoce e la terapia adeguata possono aumentare significativamente le probabilità di guarigione.
Le statistiche del tumore ovarico e l’importanza della prevenzione
Secondo i dati del rapporto “
Fattori di rischio e sintomi da non sottovalutare
Il principale fattore di rischio del tumore ovarico è l’età: la malattia viene diagnosticata più frequentemente tra i 50 e i 69 anni. Altri fattori di rischio includono l’obesità, un lungo periodo ovulatorio e il non aver avuto figli. Non bisogna inoltre trascurare le mutazioni ereditarie nei geni BRCA1 e BRCA2. In presenza di questi fattori, è importante rivolgersi a uno specialista. Nella fase iniziale, il tumore ovarico non dà sintomi specifici, ma ci sono alcuni segnali d’allarme che le donne dovrebbero conoscere: gonfiore addominale, meteorismo e bisogno frequente di urinare. Altri sintomi possono includere dolore addominale o pelvico, stipsi o diarrea, sanguinamento vaginale e sensazione di estrema stanchezza.
Diagnosi e terapia del tumore ovarico
La diagnosi del tumore ovarico viene effettuata da un medico attraverso l’esame pelvico, la visita ginecologica e la palpazione dell’addome. In molti casi, per scongiurare la ricomparsa del tumore, i medici consigliano un intervento chirurgico seguito da chemioterapia adiuvante. Quando la malattia è in uno stato avanzato, possono presentarsi anche altri sintomi come nausea, senso di pienezza dopo i pasti e perdita di appetito. Ricordiamo sempre che la prevenzione e la diagnosi precoce sono le nostre migliori alleate nella lotta contro il cancro.