Amici, ho una notizia importante per voi! Se stai attraversando un periodo economicamente difficile, devi sapere che c’è un aiuto a tua disposizione: il Reddito Alimentare. Questo è un sostegno introdotto dal nostro Governo per combattere l’alto costo della vita, l’inflazione e la crisi economica. Ma attenzione, c’è una scadenza da rispettare: il 31 marzo. Quindi, se sei tra coloro che possono beneficiare di questa misura, devi fare in fretta per non perdere questa opportunità. E non solo, con questa misura si cerca anche di evitare gli sprechi alimentari. Interessante, vero?
Come funziona il reddito alimentare
Il reddito alimentare non è altro che un aiuto per chi si trova in situazioni di precarietà economica. Si tratta di pacchi alimentari gratuiti, composti da cibo e bevande invendute dai distributori alimentari. In pratica, è come uccidere due piccioni con una fava: da un lato, si aiuta chi ha problemi economici e fatica a fare la spesa, dall’altro, si evitano gli sprechi alimentari. Ora, se vuoi richiedere il reddito alimentare, devi fare attenzione alla scadenza: hai tempo fino al 31 marzo per farlo.
Chi può richiedere il reddito alimentare
Il reddito alimentare è pensato per chi si trova in condizioni di povertà, e viene assegnato direttamente dai Comuni. Quindi, se sei in questa situazione, hai tempo fino alle 13 del 31 marzo 2024 per richiederlo. Ma chi può farlo? Beh, principalmente, si tratta di persone incluse negli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) del programma Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti), ma anche di individui segnalati dai servizi sociali territoriali competenti o da altre organizzazioni del Terzo Settore.
Il reddito alimentare: dove e come
Al momento, il reddito alimentare è in fase di sperimentazione in alcune città metropolitane (Genova, Firenze, Napoli, Palermo) dal 5 febbraio 2024. Se vivi in una di queste città, il tuo Comune ha tempo fino alle 13 del 31 marzo per presentare le proprie proposte progettuali per partecipare al bando indetto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Se la sperimentazione avrà successo, il reddito alimentare potrebbe essere esteso anche ad altre città. Gli aventi diritto potranno prenotare il proprio pacco alimentare tramite un’app e ritirarlo nel punto prescelto. Per chi è fragile, anziano o non autosufficiente, il pacco verrà consegnato direttamente a casa.